Errata diagnosi: cinquantenne deceduta all’ospedale GOM di Reggio Calabria

L’errata diagnosi iniziale connessa all’omesso approfondimento clinico e diagnostico ha determinato il decesso di una giovane donna cinquantenne in Calabria.
In seguito a sintomi apparentemente influenzali che non miglioravano nonostante le cure domiciliari e a causa dell’insorgenza di gravi difficoltà respiratorie, la signora si rivolgeva al Pronto Soccorso Gom in Calabria per sospetta polmonite bilaterale.
Tuttavia, nonostante le condizioni cliniche della paziente fossero estremamente delicate, pare che la giovane donna non venisse sottoposta ad alcun approfondimento clinico e diagnostico.
I familiari della vittima, infatti, riferiscono che la signora è stata lasciata per ben due giorni lungo il corridoio del Pronto Soccorso senza ricevere le cure necessarie.

Nessuna terapia, nessun accertamento clinico diagnostico e nonostante il quadro medico peggiorasse di giorno in giorno, i sanitari restavano inerti.

Dopo altri due giorni, la paziente veniva trasferita nel reparto di Pneumologia e anche qui la cinquantenne ha dovuto attendere altri due giorni prima di essere sottoposta ad una tac, il cui referto, purtroppo, era assolutamente funesto: polmone destro collassato e pleurite.
Anche dopo questa diagnosi e nonostante l’evidente peggioramento delle difficoltà respiratorie, i sanitari calabresi assumevano un atteggiamento gravemente omissivo perché non mettevano a disposizione della paziente i necessari ausili per favorire la respirazione.
Ne conseguiva il ricovero in rianimazione presso un altro nosocomio, ma, oramai, le condizioni cliniche erano troppo gravi.
La cinquantenne ha trascorso gli ultimi giorni della propria vita incosciente e intubata.
Per di più, ha contratto plurime infezioni che hanno ancor maggiormente compromesso le condizioni cliniche.
È evidente che se venissero confermati i racconti tragici dei familiari, i sanitari coinvolti nelle cure non possono non essere considerati responsabili del relativo decesso.

 

 

Dott. Luigi Pinò


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