RADIOMICA È UNA NUOVA FRONTIERA DELLA RADIOLOGIA MEDICA CON UN RUOLO CRUCIALE IN AREA ONCOLOGICA
L’analisi radiomica rappresenta un’evoluzione della diagnostica per immagini e può essere applicata in campo oncologico, poiché permette di fornire preziose informazioni sulle caratteristiche dei tumori, su eventuali mutazioni e sulla personalizzazione delle terapie oncologiche.
Le tecniche radiologiche nel corso degli anni si sono via via migliorate, tanto che ora è possibile generare immagini ad altissima qualità con la concreta possibilità di monitorare l’evoluzione delle varie patologie, tra cui anche quelle oncologiche.
La radiomica è una nuova disciplina che si occupa di estrapolare moltissime “caratteristiche” dalle immagini radiologiche, che vengono successivamente analizzate e rielaborate e studiate tramite opportuni metodi di analisi dati, così da individuare la possibile evoluzione della patologia partendo da situazioni abbastanza similari o identiche.
Questo metodo non solo permette di effettuare diagnosi più accurate e precise, ma è anche in grado di fornire preziose informazioni su specifiche caratteristiche tumorali, come, ad esempio, la risposta ad un trattamento, o evidenziare la presenza di particolari alterazioni genetiche, non rilevabili dall’occhio umano.
Questa nuova tecnica, inoltre, permetterà all’oncologo e al chirurgo di avere un quadro più completo grazie alle caratteristiche della lesione e alla possibile evoluzione della patologia.
La radiomica, intesa come l’interpretazione quantitativa di immagini particolarmente definite grazie all’aiuto di specifici software, permette di raccogliere una grande quantità di dati in modo da comprendere meglio le caratteristiche della malattia stessa e individuare così il miglior percorso di cure applicabili al caso in concreto.
In altre parole, potremmo dire che rappresenta un nuovo tassello della medicina con al centro le esigenze del paziente, basata sull’analisi matematica di una notevole quantità di dati numerici, che possono essere analizzati ed interpretati grazie ad algoritmi e modelli matematici.
L’analisi qualitativa delle immagini diagnostiche derivanti dalla Tomografia Assiale Computerizzata (TAC) o dalla Tomografia a emissione di positroni (PET), può essere uno strumento idoneo per ottenere informazioni utili in grado di comprendere l’aggressività e l’evoluzione della malattia, in modo da stabilire una terapia efficace e con minor controindicazioni.
La radiomica applicata in campo oncologico quindi rappresenta uno strumento potente in grado di utilizzare immagini particolarmente definite così da avere una visione completa delle caratteristiche del tumore, da riuscire a monitorare l’aggressività della malattia e capire l’efficienza della terapia scelta.
Dott. Luigi Pinò